Viaggiatori non digitali: le convenzioni sono fatte per essere infrante

viaggiatrici

Qualche tempo fa ho deciso di farti conoscere alcuni narratori di viaggio del passato, dei travel blogger ante litteram. Individui anticipatori dei nostri tempi, che hanno deciso di raccontare i loro viaggi e le proprie esperienze. Oggi ti parlerò sempre di viaggi, di imprese, di luoghi visitati e di ingegnosi sistemi di sponsorizzazione. Travel Blogger ante litteram sì, ma con una caratteristica ben precisa: essere donna in un mondo in cui non era facile esserlo, soprattutto per chi come loro tendeva a scardinare le convenzioni.

Chi sono queste intraprendenti donne?

Egeria

visse nel IV secolo dopo Cristo e fu una delle prime donne pellegrine della storia. Egeria si recò in Terrasanta nel 381, affrontò un lungo viaggio via mare, sui carri a cavallo e persino a dorso di muli e cammelli. Giunta a Gerusalemme vi rimase per ben tre anni, affascinata dalla città ma visitò anche tutti i luoghi della tradizione biblica. Arrivò persino a scalare le cime dei monti sacri come il Sinai, il Tabor e il monte delle Beatitudine. Di ogni luogo collezionava piccoli oggetti o anche frutti e prodotti del luogo. Del suo viaggio ci ha lasciato un prezioso diario in cui racconta dettagliatamente la sua esperienza e descrive con profonda sensibilità ogni luogo sacro della tradizione

Jeanne Baré

circumnavigò il mondo tra il 1766 e il 1768 con la spedizione organizzata da Louis Antoine de Bouganville. All’epoca la legge francese vietava alle donne di poter salire su una nave, perciò la nostra Jeanne si travestì da uomo, come assistente dello scienziato Philibert de Commerson e ingannò l’equipaggio per ben due anni, durante i quali collaborò alle ricerche naturalistiche dei luoghi visitati insieme a Commerson.

Nelly Bly

è stata definita la madre di tutte le giornaliste dal Wall Street Journal; è considerata infatti una delle prime giornaliste investigative della storia. Si fece anche rinchiudere in un manicomio, fingendosi pazza, per raccontare i soprusi e le violenze a cui le donne venivano sottoposte all’interno. La sua fama resta legata al viaggio che compì nel 1899 e che durò 72 giorni intorno al mondo. Inizialmente i redattori del New York World cercarono di farla desistere, ma Nelly armata di penna e taccuino si imbarcò sulla Auguste Victorian. I suoi articoli furono pubblicati dal giornale, diventando una vera e propria epopea.

Annie Cohe Kopchovsky

fu la prima donna a compiere il giro del mondo in bicicletta. Ebrea lettone emigrata negli Stati Uniti partì da New York e si imbarcò per la Francia che raggiunse nel 1894. Visitò l’Europa ma giunse perfino in Medio Oriente e in Asia; tornò a Boston nel 1895. Annie prese lezioni di pedalata prima di partire e,inoltre, indossò mutande piuttosto che le solite gonnelle e sottane. Si sponsorizzò il proprio viaggio esponendo pubblicità sulla propria bicicletta e sui propri abiti.

 Mary Kingsley

fu la prima donna europea a scalare il Monte Cameron ( ritenuto inaccessibile persino dai nativi) e penetrò nel territorio dei Fang nel Gabon. Appassionata di scienze naturali e di etnografia, tramite i suoi viaggi si spinse in aree non accessibili ai bianchi per raccontare tradizioni e credenze religiosi dell’Africa. Tornata in Inghilterra pubblicò numerosi libri sulle proprie esperienze di viaggio, alcune delle quali vissute persino tra tribù antropofaghe.

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