Benvenuta piccola Vittoria! Eh già, la famiglia Ferragnez si allarga e come fatto per Leone, come potevamo non dedicare una puntata anche alla piccola neo-influencer. Hai notato la mise sfoggiata già dalle prime foto tutta interamente firmata dal brand di mamma Chiara?
Come al solito il fatto del momento è soltanto uno spunto per poi immergerci nel marketing e nella comunicazione digitale (e non). Infatti, nella puntata di oggi si parla di semiotica digitale, campagne marketing inclusive e… angeli.. di Victoria’s Secret.
Le radici del significato della parola vittoria, sono ben più profonde della facilmente rintracciabile etimologia latina, infatti affondano nel sanscrito. Prima ancora che a parole l’essere umano ha imparato ad esprimersi a gesti – noi italiani ne sappiamo qualcosa – e il V for Vittoria fatto con l’indice e il medio è comunemente considerato un gesto universale. Ti sorprenderà sapere che invece, a seconda della “postura” dalla mano, i significati che può assumere sono davvero tanti e non tutti così gratificanti.
La Vittoria nell’iconografia classica ha le ali, così come ce le hanno gli angeli di Vittoria. Per decenni vere e proprie muse di bellezza, le modelle del brand di biancheria intima femminile più celebre al mondo lasciano il posto, almeno per un’estate, a donne proveniente da ogni parte del mondo e dall’ampia e variegata morfologia. Una vera e propria campagna inclusiva, pensata per il lancio della collezione primavera – estate 2021 della linea costumi da bagno.
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