Buon Buzzword e Buon Natale a tutti!
Uno dei periodi più magici dell’anno è finalmente arrivato, gli uffici e le scuole chiudono, i bambini giocano felici e giù di stereotipi vari. Se anche tu, come noi, vuoi dare una scossa a questo Natale, fingi di ascoltare le chiacchiere inutili di zii e parenti di quindicesimo grado, munisciti di cuffie e entra nel divertentissimo mondo di Buzzword!
La buzzword della settimana è #babbonatale.
Tu ci credi ancora? Il marketing sicuramente sì. Ne sono prova le migliaia di spot e campagne che da quasi un secolo lo vedono protagonista.
La figura di Babbo Natale appartiene a tradizioni molto antiche e dall’origine incerta, tuttavia, l’iconografia moderna, che lo ritrae come un simpatico, attempato uomo vestito di rosso con il pancione, è da attribuirsi a Coca Cola. L’aspetto attuale di questo personaggio viene creata nel 1931, dalla Company di Atlanta.
Gli americani non sono stati però gli unici a creare spot indimenticabili incentrati sulla figura di Babbo Natale. Tornando in Italia, come non ricordare la pubblicità degli anni ’80 della Bistefani, dove il direttore esclamava: “ma chi sono io, Babbo Natale!?”
In anni più recenti, anche Findus, per la sua linea 4 salti in padella ha creato una serie di spot memorabili in cui Santa Claus viene sorpresa da una bimba, mentre furtivamente si appresta a saccheggiare il frigorifero della casa nella quale si è introdotto passando dal camino.
Il buon Santa propone alla bambina di dividere la refurtiva, ovvero i 4 salti in padella:
– Babbo Natale: “Petto o coscia?”
– Bambina: “Coscia!”
– Babbo Natale: “Peccato, tutto petto!”
Te la ricordi?
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Buon Natale da Buzzword!