Gianfranco Ferrè: l’architetto della moda italiana

Un omaggio al genio che ha saputo coniugare arte e sartoria

Ricordate quando la moda era un’arte? Quando un abito non era solo un indumento, ma un’opera
d’arte da indossare? Se la vostra risposta è sì, allora conoscete sicuramente Gianfranco Ferrè,
l’architetto dello stile italiano.

Nato a Legnano nel 1944, Ferrè ha portato una ventata d’aria fresca nel mondo della moda,
coniugando la sua formazione in architettura con una passione viscerale per i tessuti e le forme. La
sua visione della moda era strutturata, precisa, quasi matematica, ma allo stesso tempo romantica e
sensuale. Un equilibrio perfetto tra rigore e poesia.

La camicia Ferrè: un’icona senza tempo

Uno dei capi più iconici di Ferrè è indubbiamente la camicia. Per lui, la camicia non era solo un
semplice indumento, ma un vero e proprio manifesto stilistico. La camicia Ferrè era caratterizzata
da una serie di elementi distintivi:

  • Colli ampi e strutturati: i colli delle camicie Ferrè erano spesso rigidi e strutturati,
    conferendo all’abito un’eleganza senza tempo
  • Tessuti pregiati: Ferrè utilizzava solo i tessuti più pregiati, come il lino, il cotone egiziano e
    la seta, per creare camicie morbide e confortevoli
  • Dettagli sartoriali: ogni camicia era realizzata con una cura maniacale per i dettagli, dalle
    cuciture invisibili ai bottoni in madreperla
  • Versatilità:la camicia Ferrè poteva essere indossata sia in occasioni formali che informali,
    dimostrando la sua straordinaria versatilità


Ferrè amava dire che “un abito è sensualità quando si muove legato al corpo. È ostentazione quando
si copre e ti abbaglia. È rumore, fruscìo. Un abito silenzioso è un abito nullo, inutile.” E la sua
camicia ne era la perfetta rappresentazione: un capo che parlava attraverso la sua semplicità e la sua
raffinatezza.

Un aneddoto curioso

Un aneddoto poco noto su Ferrè riguarda la sua passione per l’architettura. Si dice che, prima di
iniziare a disegnare un abito, passasse ore a studiare le proporzioni dei palazzi rinascimentali.
Questa sua profonda conoscenza dell’architettura si rifletteva nelle sue creazioni, che erano spesso
caratterizzate da linee pulite, volumi ben definiti e un’attenzione maniacale ai dettagli.

L’eredità di Ferrè

Purtroppo, nel 2007, il mondo della moda ha perso uno dei suoi più grandi talenti. Ma l’eredità di
Ferrè vive ancora oggi. Le sue creazioni sono conservate nei musei di tutto il mondo e continuano a
ispirare stilisti e appassionati di moda.

Perché ricordare Ferrè oggi?

In un’epoca dominata dalla fast fashion e dalle tendenze effimere, l’opera di Ferrè ci ricorda
l’importanza dell’eleganza, della qualità e dell’artigianalità. La sua visione della moda è un invito a
riscoprire il valore di un abito ben fatto, di un capo che ci faccia sentire speciali e unici.

More from Alessandra Liverani
Biki: l’eleganza italiana che vestì una diva
Elvira Leonardi Bouyeure, meglio nota come Biki, è stata un pilastro della...
Read More
Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *