Questo è un periodo di grande fermento e di tante restrizioni, a causa del coronavirus che causa il COVID-19. Questa pandemia ha messo sotto scacco l’intera Italia, e messo a rischio anche il lavoro di tante persone.
Ma come hanno reagito le aziende a questo evento? Ci sono quelle che ci hanno guadagnato, quelle in perdita e quelle che, senza grandi stravolgimenti, continuano a offrire i propri servizi.
COVID-19, Amuchina e i suoi “amici”
Se parliamo del Covid-19 non possiamo non parlare di Amuchina. Il prodotto dell’azienda Angelini è letteralmente andato a ruba!
Al livello finanziario sono state contate un milione di vendite solo nei primi due mesi del 2020, con un ricavo di 2,5 milioni per l’azienda: +800% rispetto al 2019.
Ma non è la prima volta che il famoso prodotto dell’azienda Angelini è sparisce dagli scaffali. Negli anni ’70 ha avuto un picco di vendite con la diffusione del colera in alcune regioni del sud Italia per ripulire verdura frutta e acqua. Ma per la disinfezione dell’acqua era già stata usata negli anni ’40, in piena Seconda Guerra Mondiale.
Secondo un’indagine di Nielsen (società di misurazione e analisi sui consumi) nella settimana tra il 24 febbraio e il 1° marzo è stato registrato un aumento delle vendite soprattutto nel settore della cura della casa.
Questo settore è stato trainato da un netto aumento dell’acquisto di alcol denaturato e candeggina.
Sono aumentati gli acquisti anche nel settore della cura personale, con una crescita esponenziale delle vendite di alcuni prodotti in particolare: parafarmaceutico, carta igienica, salviette igienizzanti, fazzoletti di carta, sapone per le mani e sapone intimo.
COVID-19 e il settore alimentare
I supermercati presi d’assalto, carrelli straripanti di generi alimentari di ogni tipo, scaffali vuoti. Non è l’apocalisse ma sono le immagini che vediamo tutti i giorni ormai.
Infatti, anche il comparto alimentare ha avuto un vertiginoso aumento di introiti soprattutto in generi alimentari come riso, pasta, conserva e farina, per non parlare dei surgelati e dell’acqua in bottiglia.
L’impatto di questo virus ha portato dei grandi svantaggi alle aziende agricole.
Coldiretti stessa ha lanciato diversi allarmi in proposito: ad esempio, quando la zona rossa riguardava solo Lombardia e Veneto, 500 aziende agricole rischiavano la paralisi perché non era possibile l’accesso ai campi, agli allevamenti e alle vigne.
L’interruzione delle attività agricole comporta un grave danno, basti pensare che gli animali da mungitura che devono essere munti due volte al giorno, e ovviamente ci si deve prendere cura di loro.
COVID-19 e i siti di streaming
Il coronavirus sta diventando un possibile problema anche per Netfilx. La piattaforma streaming al momento sembra rimanere in attivo soprattutto perché le persone costrette a rimanere a casa usufruiscono dei suoi servizi.
Molti analisti ritengono che si vedranno guadagni significativi nelle prossime settimane ma, successivamente, subirà un calo repentino.
L’analista Needham Laura Martin afferma che Netfilx era già alla saturazione negli Stati Uniti con 61 milioni di abbonati nazionali, rischiando di non ottenere ulteriori abbonamenti poiché la piattaforma ha scelto di non utilizzare una tipologia di business basato sulla pubblicità come i suoi concorrenti.
A fronte dell’emergenza diverse aziende si sono mobilitate per offrire servizi gratuiti durante il periodo di quarantena, utili soprattutto per chi è appassionato di film e serie tv.
Infatti Infinity, Amazon Prime Video e TimVision offrono per un periodo limitato da 30 giorni a 2 mesi, i loro contenuti gratuiti. Naturalmente avranno un picco di iscrizioni, ma attenzione alle scritte in piccolo!
Pare che se non si disabilita l’abbonamento finito il periodo gratuito, questo sembra auto rinnovarsi, quindi leggete con attenzione!
COVID-19 e la telefonia
L’azienda telefonica Tim, oltre all’offerta di TimVision, permette a tutti i suoi clienti di avere giga illimitati per un mese attraverso la sua app MyTim che si collega a Tim Party. L’abbonamento verrà disattivato automaticamente alla fine dei 30 giorni.
Chi utilizza il telefono fisso ha invece la possibilità di chiamate illimitate fino ad aprile.
Ovviamente sono presenti molte altre offerte grazie al progetto “Solidarietà Digitale” sul sito approntato dal governo proprio per aiutarci in questo periodo di isolamento casalingo.
COVID-19 e il nuovo palinsesto televisivo
Anche i palinsesti televisivi sono cambiati.
Il servizio pubblico Rai ha deciso di cambiare la propria programmazione: molti programmi di intrattenimento e di giochi sono stati sospesi per dare più spazio all’informazione.
Rai 4 è stata rivoluzionata: ogni martedì sera riproduce un film della saga di “Alien” di Ridley Scott. Il mercoledì sarà dedicato al genere thriller, e la domenica al genere horror.
Mediaset non è stata da meno. In effetti, è stata la prima a modificare il proprio palinsesto per la gioia degli under 30.
Fin dalla mattina sono trasmessi i cartoni animati per i più piccoli o i documentari della BBC sul mondo animale. Seguono spazi dedicati ai supereroi.
Nel pomeriggio torno anche io alla mia infanzia con i “Simpson” e con serie tv come “The Big Bang Theory”. Il pomeriggio è dominato anche dai film animati Disney e Pixar.
Per non parlare della felicità di apprendere che Mediaset è andata veramente incontro ai sui telespettatori programmando la saga di “Harry Potter”.
COVID-19 e le azioni di marketing
Molte aziende ovviamente sfruttano il momento per scelte di marketing particolare.
L’azienda “We Road” pubblicizza i suoi viaggi express per l’Italia offrendo mascherina e disinfettante. Che cosa ne pensi?
Date le recenti incertezze su edicole chiuse o edicole aperte, molti magazine si sono organizzati di conseguenza.
Vanity Fair, Vogue, Wired, GQ, La Cucina Italiane, AD e Traveller hanno deciso di proporre gratuitamente per 3 mesi le copie digitali sui rispettivi siti, semplicemente utilizzando un codice.
Hai trovato altri esempi di come le varie aziende si stanno adattando a questa pandemia?