Può la chat diventare una droga dalla quale risulta sempre più difficile staccarsi? A quanto pare sì.
Sentite questa!
Nel 2016 il boss della Amc Enteretainment, una delle più grandi catene di multisala a stelle e strisce (400 cinema e ben 5.000 schermi in tutti gli Stati Uniti) ha pensato di dedicare delle sale cinematografiche agli utilizzatori di smartphone, che potranno chattare in tutta pace e lasciare gli altri liberi di guardare la proiezione.
Della serie: quando i contenuti del grande schermo non riescono a competere con i contenuti del piccolo – e a portata di mano.
Chiamatela nomofobia, ma la dipendenza dei Millenials, tra Facebook e Instagram, ha fatto accendere la lampadina del business alla società che controlla Amc Theatres, tanto da pensare a delle sale cinematografiche text friendly, con tanto di connessione Wi-Fi gratuita.
Non si puoi obbligare a eliminare il cellulare: è il canale attraverso il quale i ragazzi vivono le loro esistenze. Allo stesso tempo, dovremo pensare a un modo che non disturbi il resto del pubblico.
Ecco perché ci sono gli avvisi di spegnere i dispositivi, perché chi va al cinema non vuole avere di fianco qualcuno che passi due ore a chattare.
“Abbiamo bisogno di ridisegnare il nostro prodotto in modo concreto – ha spiegato Adam Aron, vertice delle Amc – per fare in modo che i Millennials vadano al cinema con lo stesso grado d’intensità dei Baby Boomers, cioè dei loro genitori, in passato”.
In pratica quello che facciamo ogni giorno, sdraiati sul divano di casa, davanti alla tv o a piattaforme di fruizione di contenti on demand , come Netflix o Infinity, potrebbe diventare consuetudine. Anche al cinema.
Tu che ne pensi?