Prima di arrivare alla top 5, partiamo dall’etimologia delle due parole che compongono il termine “Graphic Design”:
- Graphic (lett, ‘grafica’), è l’arte o la tecnica di creare e produrre disegni o stampe. È la costruzione di una figura, di una forma geometrica completamente nuova in modo da evidenziare le caratteristiche del prodotto finale o del marchio per farlo diventare unico e irripetibile.
La grafica ha il suo maggior debutto nel 1800 grazie al maestro Henri Toulouse-Lautrec - Design, definisce la progettazione di un oggetto che sintetizza funzionalità ed estetica. È la forma di un oggetto che risponde a criteri ben precisi e funzionali.
Il graphic design è un processo di comunicazione visiva, e problem solving, realizzato attraverso l’unione di illustrazione, fotografia e tipografia. È la combinazioni di immagini e simboli per dare al marchio, al titolo, o semplicemente al testo, una visione unica nel suo genere per fini persuasivi informativi o educativi.
Il nome ufficiale di questa branca delle belle arti venne coniata da William Addison Dwiggins nel 1922. Ma fino al secondo Dopoguerra, quasi nessuno sapeva cosa volesse dire o, quantomeno, chi ci lavorasse, anche perché i grafici erano chiamati “artisti commerciali”.
Sappiamo bene però, grazie a Lautrec, che già dal 1800 circolavano per le città grandi artisti, grandi grafici. Ma diciamoci la verità: la grafica esiste da quando l’uomo scoprì la scrittura. Sumeri, egizi, greci, romani, nomadi, fino ad arrivare ad oggi.
Insomma, grafica e scrittura andavano a braccetto. E vanno a braccetto.
Non è facile oggi selezionare numericamente i grafici presenti sul pianeta Terra.
Ma per te, abbiamo creato la top 5 dei più famosi designer dell’ultimo secolo.
Chi sono i big 5 della grafica del secolo scorso?
Milton Glaser. Classe 1929.
Perché nei Big 5? Semplice. È il creatore del logo “I LOVE NEW YORK”. Devo aggiungere altro? Credo di no.
Il logo venne creato nel 1976 e la sostituzione di “love” con il cuore fu una vera e propria rivoluzione. Dal 1976 a oggi, questo logo viene associato alla promozione delle grandi città.
Paul Rend. Classe 1914.
Lui viene definito come un influente designer soprattutto per la creazione e il restyling del logo di una delle più grandi aziende di computer: la IBM. Lavorò anche per EF, Ford, ABC, NEXT che lo fecero diventare “Il più grande designer vivente” (Cit. Steve Jobs, al quale costò la bellezza di $100.000)
Jonathan Ive. Classe 1967 .
Lui è il mago del marchio APPLE. Ebbe l’arduo compito di far combaciare bellezza e efficienza negli apparecchi della mela morsicata. Per lui le parole d’ordine sono:
– funzionalità
– estetica
– usabilità
Armando Testa. Classe 1917.
Ti ricordi di Carmencita e Caballero di LAVAZZA!? Protagonisti di un famoso Carosello televisivo per la marca di caffè torinese, risalente agli anni ’70, sono frutto del genio creativo di Testa.
Che dire della combo cibo-grafica nei personaggi utilizzati dal marchio Esselunga come “Jhon Lemon” o “Mago Melino”? L’agenzia Testa ha dato vita al graphic design italiano che accompagna tutt’oggi i più grandi marchi della nostra penisola (Perugina, Lavazza, Riso Gallo, Birra Moretti, solo per citarne alcuni).
Corita Kent. Classe 1918.
Cosa rende Corita così speciale? Il fatto di essere un ex-suora che grazie all’influenza di Andy Warhol riuscì a coniugare il cattolicesimo con la POP Art, divulgando pace, amore e fede attraverso le tipografie commerciali.