24 Cartelloni pubblicitari per dirti che ti amo
Per un momento chiudi gli occhi e immagina, immagina di essere seduto sulla tua utilitaria in colonna a un semaforo.
Stai andando al lavoro, e probabilmente sarà una giornata angosciante, mediocre e scontata; immagina però di essere fermo in una grande strada, in una New York degli anni ’90, nel 1992 per la precisione.
La città è in fermento, il semaforo diventa verde, metti la prima e parti, quando davanti a te si staglia un enorme, gigantesco cartellone pubblicitario che non vende nulla.
Nessun riferimento a un prodotto, nessuno slogan, nessun numero telefonico, solo un’immagine di un letto sfatto, i cuscini stropicciati con il solco lasciato da due teste, una semplice foto in bianco e nero.
Arrivi in ufficio e scopri che anche i tuoi colleghi hanno visto la stessa immagine, scopri poi che esistevano 24 cartelloni pubblicitari che mostravano lo stesso letto, le stesse lenzuola, gli stessi solchi delle teste nei cuscini.
Amore e paura
Amore e paura, Felix e Ross sono i protagonisti di questa opera d’arte che è stata la loro vita insieme. Felix nato a Cuba, dopo aver terminato gli studi a Porto Rico si trasferisce a New York per un master in fotografia, ma è grazie all’incontro con Ross che nasce Felix Gonzales-Torres come artista.
La coppia, il doppio, l’amore e la paura sono temi affrontati con determinazione e impatto nell’arte minimalista e concettuale di Felix che carica ogni elemento, usato per le sue installazioni, di poetica e tormento.
Quando si ama, la paura di perdere il soggetto del proprio amore si fa reale, pressante e anche pesante, i motivi per cui un amore può finire sono molti; nel loro caso quello che li separerà è la malattia.
Ross malato di HIV lascerà Felix da solo nel 1991, da quel momento ogni opera che verrà ideata e mostrata senza paura, vergogna o timore di sconvolgere l’opinione pubblica, è testimonianza spudorata e sincera di un amore omosessuale, ma che non si riduce a una sola categoria, comunità o gruppo, anzi, è un opera collettiva nella quale ognuno di noi si può immedesimare, perché nessuno è mai pronto a dire addio alla persona che ama.
Untitled (Portrait of Ross in L.A.)
Nel 2007 Felix Gonzales-Torres è l’artista invitato alla Biennale di Venezia per rappresentare l’America: all’interno dello spazio espositivo viene installata la sua Untitled (Portrait of Ross in L.A.), una piramide di 75 chili di caramelle colorate ammassate in un angolo.
Il visitatore, durante la mostra, veniva invitato a prendere una manciata di quelle caramelle, metterle in tasca e andarsene. L’opera è un ritratto, come dice il nome stesso, un ritratto di Ross ma non nelle sue fattezze estetiche e stilistiche, ma del suo peso corporeo nel momento della morte.
Consumare l’opera
Felix ti chiede di consumare l’opera, perché il suo stesso amore si sta consumando, e lui non è pronto a dirgli addio. Deve essere il visitatore ad aiutarlo, accompagnandolo verso l’elaborazione dell’abbandono, rendendo così il distacco più facile, tanto che quando Felix ritornerà l’istallazione sia esaurita, scomparsa.
Le caramelle a terra, le luci destinate a consumarsi, i fogli A4 sparsi sul pavimento e la fotografia diventano un mezzo, un medium per veicolare messaggi e riflessioni. Amore e paura diventano forme oratorie di una narrazione visuale in cui quello che è raccontato è la storia di due persone che si sono amate e si sono dovute dire addio.
E i cartelloni pubblicitari?
24 cartelloni pubblicitari.
Ross muore nel 1991 e un anno dopo Felix affitta 24 cartelloni pubblicitari nei punti più trafficati di New York, stampa una foto, ma non una foto a caso, quello che vedi è il letto in cui i due hanno dormito, sognato, riso, fatto l’amore ed è anche il letto in cui Ross è morto, ed è stato installato lì davanti a tutti, senza tanti filtri.
Untitled 1991, due cuscini su un letto sfatto con ancora il segno di un corpo è una dichiarazione d’amore, in un epoca dove le parole su questo tema sono state tante, infinite, dove ormai ci hanno abituati a film, romanzi, poesie, canzoni, Felix in una sola immagine racchiude tutto senso di questo sentimento.
Felix Gonzalez-Torres, morto a causa dell’AIDS nel 1996 ha radicato il suo lavoro in una coscienza della sopravvivenza delle emozioni più impalpabili.
Il centro della sua pratica si basa sullo scambio e sulla condivisione, il suo lavoro va oltre l’autobiografia perché parla, come ho detto prima, della coppia, della sua coppia.
Allora, a questo punto, tu fermo al semaforo di quella New York nel 1992 hai capito quello che Felix ti ha mostrato sui cartelloni pubblicitari? Hai capito perchè non c’è nessuno slogan sopra a quella foto? Hai capito perché non c’è un recapito telefonico o un prodotto?
Perché quello che ti ha mostrato è l’amore, e se non lo hai mai provato non puoi pensare di comprarlo.