Playboy, rivista in “formato magazine”, fu la prima della sua categoria ad occuparsi unicamente della fotografia erotica, tant’é che il mondo intorno a Playboy ebbe un grande impatto durante quella che venne chiamata “rivoluzione sessuale” degli anni ’60 – ’70. Le stesse Playmate (ovvero le famosissime Conigliette) divennero l’emblema della libertà sessuale: lo spogliarsi, il mostrarsi senza veli in pose molto succinte erano chiari segni di sfida verso l’America puritana.
Come nasce Playboy?
Il suo fondatore Hugh Hefner decise di dare vita a Playboy nel 1953 per dare un nuovo volto al mondo erotico. Inizialmente Hefner non era molto fiducioso e non nutriva molte speranze nella sua creazione, tant’è che il primo numero della rivista uscì senza la data, nel caso non venisse pubblicato il secondo numero. Lo stesso Hef volle a tutti i costi l’allora esordiente Marilyn Monroe, e al contrario di ciò che egli pensava la rivista riscosse un enorme successo (durante il lancio si vendettero ben 50.000 copie).
Dopo nemmeno vent’anni dall’uscita del primo numero i risultati schizzarono alle stelle. Durante tutti gli anni settanta si vendevano milioni di copie, tant’è che il numero del novembre 1972 fece il boom delle
vendite superando le 7 milioni di copie, numeri che non si erano mai visti prima.
Dalla produzione della rivista, che procedeva a gonfie vele, nacque la PLA, diminutivo di Playboy Enterprises, una società quotata alla borsa di New York. La PLA è una società che si occupa dell’intrattenimento per adulti grazie all’utilizzo di ogni tipo di media, quindi non solo attraverso l’utilizzo
del cartaceo ma si è adattata alle novità del panorama dei media riuscendo così ad ottenere un maggiore successo.
5 curiosità su Play Boy
Il Logo
Il celebre logo che raffigura la testa di un Coniglio in abito elegante con tanto di farfallino, viene visto in qualche modo come un oggetto di culto dai più appassionati lettori della rivista. Il logo della rivista non è sempre stato quello che noi conosciamo, infatti inizialmente, al posto del rinomato Coniglio, c’era un cervo dalle grandi corna. Si scelse il cervo come richiamo al rito maschile della caccia, si dice inoltre che ci furono dei problemi di copyright e fu così che nacque l’idea del coniglio di bell’aspetto, sexy e giocherellone in abito da sera.
Un numero “speciale”
Il personaggio più curioso probabilmente mai apparso nella rivista è Marge Simpson, quando venne messa in prima pagina fu la prima volta in cui il paginone centrale della rivista fu occupato da un personaggio dei cartoons. Il numero su cu apparse è quello dell’ottobre 2009 in occasione del ventesimo anniversario del debutto televisivo dei Simpson. In seguito alla pubblicazione dell’articolo emersero le parole della protagonista la quale dichiarò di aver posato per poter raccogliere fondi da donare all’associazione che si occupa di difendere e proteggere i gazebo storici.Henfer ha voluto dare vita a questo articolo, che risultò come una vera e propria gag, voluta dalla casa editrice, per avvicinare alla rivista anche i lettori più giovani.
Il rapporto di Hefner con la madre
Nel corso dell’infanzia High Hefner ebbe una madre abbastanza assente e non affettuosa, e fu proprio per questo che era sempre alla ricerca di affetto, si dice infatti che nella sua vita abbia collezionato all’incirca un migliaio di ragazze. Nonostante questo fu proprio la madre a “donargli” 1000 dollari per dare vita alla sua idea e fondare una rivista, 600 dei quali vennero spesi per acquistare le foto di Marilyn Monroe.
Un’inizio sfortunato?!
Dopo averli acquistati decise di pubblicare i nudi di Marilyn Monroe e proprio per questo venne arrestato con l’accusa di aver diffuso immagini volgari e pornografiche. Fortunatamente però il tribunale non emise mai un verdetto definitivo e quindi il tutto si concluse con un cosiddetto nulla di fatto, così Hugh Hefner poté tornare alle sue idee e alla sua rivista.
La leggenda delle stelle
Una leggenda metropolitana circola attorno Hefner e le “Playmate del mese”… a causa di una simbologia strana sulle copertine delle riviste. Dal 1955 al 1979 (ad eccezione di una lacuna di sei mesi nel 1976), infatti, la “P” di Playboy aveva un certo numero di stelle stampate nella lettera o intorno alla lettera. La leggenda dice che questo poteva essere il un “voto” che Hefner dava alla Playmate a seconda della sensualità o il numero di volte in cui Hefner aveva dormito con lei (o quanto le fosse brava a letto). Le stelle, che variano da un numero compreso tra zero e dodici, almeno ufficialmente, indicano la regione pubblicitaria nazionale o internazionale dove la rivista viene stampata.