È iniziato probabilmente già al termine dell’ultima serie. Lungo, lento, ma preciso. Ed ora è arrivato al punto zero. Fine del conto alla rovescia. E quale espressione più azzeccata di questa, quando si contano i giorni all’inizio di Stranger Things 3!
Il successo di Stranger Things
La fortunata serie americana è tornata. A dimostrazione dello straordinario riscontro ottenuto da Netflix, la piattaforma di streaming che le ha dato la vita. Oggi d’altronde, nell’era del digitale, sei tu a decidere cosa vedere e quando, a programmarti la tua visione.
Che aspetti quindi? Tocca solo a te! Verifica che la connessione sia ok, accedi a Netflix e goditi le tanto attese puntate della nuova stagione.
Siamo alla terza, precisamente. E sorprendentemente, avranno pensato i fratelli Duffer – gli autori della serie – dopo il grande successo di pubblico. In effetti, la comparsa di Stranger Things nel 2016 era stata concepita come prima e unica. E invece, a distanza di poco più di un anno, il pubblico è stato appagato con una seconda stagione (ottobre 2017) ed ora è arrivata anche la numero tre.
Cos’è Stranger Things
La serie, che ha incollato agli schermi milioni di spettatori, è ambientata negli anni ’80 in una cittadina dell’Indiana, Hawkins. La tranquilla vita dei protagonisti, quasi tutti bambini, viene irrimediabilmente sconvolta da eventi inspiegabili.
La storia si ispira a grandi nomi del panorama horror e fantastico, fra tutti Steven Spielberg, John Carpenter e Steven King. Ma ha anche espliciti riferimenti a fatti realmente accaduti duranti gli anni della guerra fredda, in particolare a sperimentazioni segrete come il progetto MKULTRA.
Terrore e suspense sono il fil rouge che lega tutte le puntate. La prima si apre con la misteriosa sparizione di un bambino, Will, e la comparsa di una ragazzina con poteri telecinetici vittima di esperimenti di laboratorio, l’ormai amatissima Eleven. Le vicende che seguono vedono i personaggi alla prese con verità nascoste e mostri provenienti da una dimensione parallela, il lugubre Sottosopra.
Ora in questa terza stagione, cosa accadrà ai protagonisti? Spoileriamo un po’? (giusto un po’, prometto) Siamo nel 1985, un altro anno è passato e i ragazzi sono cresciuti. Il passare del tempo però non ha fermato il male. Piuttosto, l’ha modificato. C’è una nuova minaccia per la città e il nuovo slogan lo lascia intendere: un’estate può cambiare tutto.
Lo zampino del marketing
Quanto hai aspettato questo momento? Come hai immaginato proseguisse la storia? La curiosità è arrivata alle stelle! E diciamolo, a stimolarla ci si è messo anche il marketing. Sfido a credere che tu non abbia visto questo.
Il celeberrimo Whopper in una veste davvero “strana”. Non è un errore di grafica. E non è nemmeno la vista a tradirti. È proprio lui, il tuo amato panino…servito sottosopra! Stessi ingredienti, ma capovolti. Ti ricorda qualcosa? E che dire del packaging? La bibita e le patatine che lo accompagnano hanno le confezioni degli anni ’80, gli stessi dell’ambientazione della serie.
Eccola l’idea di Burger King: uno Stranger Whopper da gustare nell’attesa e, perché no, anche durante la visione di Stranger Things 3!
E se sei tra i fortunati consumatori americani (il panino al rovescio, infatti, è esclusiva USA) te lo puoi far portare anche a casa! Burger King ha stretto un accordo con DoorDash (un servizio di consegna di food on demand) per cui basta inserire il codice stranger e ordinarti il tuo Upside Down Whopper comodamente dal tuo divano.
Ma perché creare un panino sottosopra? La risposta è nota al mondo del marketing e si potrebbe sintetizzare in un semplice motto “va’ dove ti porta il pubblico”, per parafrasare un noto titolo della Tamaro. E se il pubblico va verso un particolare trend, se mostra una particolare preferenza, come attirarlo se non con quello stesso trend? Quale arma migliore della sua tela per catturare il ragno? Ecco che si scelgono tattiche di marketing stravaganti e creazioni inusuali.
Il potere della partnership
Burger King non è stata l’unica. Altre importanti società hanno deciso di omaggiare la famosissima serie americana e collaborare con le nuove piattaforme.
Perché di collaborazione si tratta. Di partnership. I grandi brand si spostano in contesti innovativi come Netflix per seguire il proprio target e Netflix, a sua volta, associando il suo nome a quei brand, si assicura il suo pubblico anche offline. Uno scambio di favori a tutti gli effetti.
Guarda chi altro tiene a celebrare la terza stagione di Stranger Things.
Da parte dei creatori della bevanda più amata al mondo l’omaggio è davvero unico. Come abbiamo detto, l’anno della nuova stagione della serie è il 1985. In quello stesso anno Coca Cola ha proposto al suo pubblico una nuova ricetta, ma l’esito non è stato quello che si aspettava. La nuova bibita è rimasta sugli scaffali per soli 79 giorni, mentre i consumatori, spaventati da una sostituzione definitiva, facevano scorta della precedente.
Il lancio di Stranger Things 3 ha fatto scoccare la scintilla. Perché non dare nuova speranza al flop degli anni ’80? E così è stato. Coca Cola ha riproposto quella che era stata definita Coca Cola II. Chissà che questa volta non diventi un successo?
Ricreare la vecchia ricetta non è stato facile, l’azienda ha dovuto scavare nei suoi archivi per ritrovarla, ma di certo è la risposta più innovativa che possa aver dato. Immettere nel mercato prodotti nuovi è più facile che riprovare con uno andato male. È una sfida con se stessi e la propria storia e Coca Cola lo fa con intelligente ironia.
Collezioni esclusive per Stranger Things
Fuori dal settore food and beverage, un altro grande protagonista del mercato internazionale ha fatto la sua parte per omaggiare la serie americana.
Una collezione dedicata che farà impazzire gli appassionati ma non solo. Scarpe e abbigliamento sportivo rigorosamente con logo Stranger Things. Di chi è l’idea? Ma del baffo più apprezzato al mondo, perfino dalle donne! Sì, Nike.
Ben tre i modelli di sneakers proposti con i colori e le linee retrò tipici degli anni ’80. In più t-shirt, cappellini e felpe che ricordano l’atmosfera delle classi di educazione fisica alla Hawkins High School con l’immancabile mascotte felina stampata al centro.
A rendere ancora più speciale questa collezione flash è la storia con cui l’azienda l’ha presentata. La storia di un carico, contenente originali modelli Nike, partito dall’Oregon nel 1985 e misteriosamente scomparso – guarda caso – a Hawkins. Solo 34 anni dopo, nel 2019, si sono ritrovate tracce di quel carico e con esse quelle calzature esclusive. Una collezione fantastica, no? (in tutti i sensi).
Omaggi da condividere
L’eco di Stranger Things ha raggiunto anche le orecchie di chi opera nel mondo dell’intrattenimento, che ha prontamente risposto a suo modo. Una proposta davvero insolita è quella firmata Lego. Il suo nome? Il Sottosopra 75810.
È una fedele riproduzione delle ambientazioni della serie, divisa in due parti. Quella superiore è la versione in miniatura della casa dei Byers – i protagonisti – con la camera da letto di Will, il soggiorno e la sala da pranzo. Tutto riprodotto nei minimi dettagli.
La parte rovesciata rappresenta ovviamente il Sottosopra, con i suoi tentacoli rampicanti, i colori scuri e l’aspetto fatiscente. Il bello del gioco? Costruirlo simultaneamente! Un mattoncino sopra e uno sotto,al rovescio, in un’esperienza unica di condivisione.
Ma la trovata più incredibile di Netflix è quella di Seoul. Lì vivi la tua serie nel profondo. Ti ritrovi immerso nelle atmosfere di Stranger Things per ore… giusto il tempo necessario per cercare l’uscita. Sì, hai capito bene. Si tratta dell’Escape room! Aperta prima dell’inizio della terza stagione e per qualche giorno dopo, ricostruisce di sala in sala le scene della serie: la casa dei Byers, la sala giochi, l’Hawkins National Laboratory.
Ti piacerebbe provare? Non disperare, non devi volare a Seoul. Una città italiana ha avuto la stessa idea. Una città, che già gli anni scorsi ha omaggiato la serie con questo gioco. Naturalmente, Milano. Magari anche per questa terza serie le porte di quelle sale si riapriranno!
Ma il momento è arrivato. Non resta altro da fare. Devi solo premere avvio. È giunta l’ora di rituffarti in quel mondo, dove niente sarà più come prima.