Quanto è difficile oggi scrivere una lettera o un messaggio senza utilizzare un pc o uno smartphone? Siamo ancora capaci a scrivere a mano e, soprattutto, come è la nostra scrittura? Se sei curioso di scoprire qualcosa di più su te stesso, ti invito a prendere carta e penna e a scrivere almeno una ventina di righe (l’argomento sceglilo tu), sarà l’andamento dei tuoi tratti grafici a svelarti le parti più nascoste di te, grazie alla grafologia.
Ti ho già detto, parlando di PNL, quanto sia importante comunicare bene nella vita, per raggiungere obiettivi o per intessere relazioni sane; e si sa, la comunicazione non passa solamente attraverso la forma verbale (della quale tra l’altro la scrittura in senso stretto è l’eccellenza).
Tutto in te è espressione: il tono della voce, la velocità del parlato, la postura del corpo, lo sguardo; tu comunichi sempre e comunque anche senza volerlo.
In questo mondo di linguaggio non verbale e paraverbale, l’arte della scrittura può traghettarti in un viaggio verso l’inconscio: i tuoi segni grafici, la loro forma e dimensione sono solo alcune delle caratteristiche che possono far capire a un esperto grafologo chi sei veramente, andando oltre a ciò che vuoi apparire.
La grafologia: la scrittura come linguaggio “non verbale”
La grafologia è quella tecnica che, attraverso l’analisi della scrittura, cerca di capire la personalità, il risvolto psicologico e lo stato emotivo di una persona. É in grado di risalire dal tratto all’essere umano, dalla mano al cervello e al cuore, dal presente al passato e alla visione attuale del futuro; per questo è a tutti gli effetti una scienza sempre più utilizzata oggi nei processi, per individuare l’autore di un crimine.
La grafia è una spontanea e singolare impronta dell’anima, ti identifica come essere unico ed è difficilmente riproducibile, nella sua totalità, da altri.
Per intenderci: se hai marinato almeno una volta la scuola in vita tua, ti ricorderai la fatica fatta per falsificare la firma dei tuoi genitori. Un occhio attento avrebbe sicuramente svelato l’arcano!!!
Scrivere, così come disegnare, è una delle prime attività di “creazione” che intraprendi fin da bambino, è tra le prime espressioni dell’ Io. Mi ricordo che in quinta elementare cercavo sempre di abbellire la mia grafia con riccioli, di renderla più rotonda, più grande, più ordinata, imitando la compagna di banco che mi sembrava l’avesse migliore; ero affascinata dalla diversità nelle sfumature, dalla rotondità delle vocali e mi sperimentavo, cercando di cambiare dimensione ai caratteri, di allungare le lettere o farle piccolissime. Era un gioco semplice, nel quale inconsapevolmente scoprivo un po’ di me stessa e degli altri. 🙂
Se ti diverti a sfogliare dei vecchi quaderni (sarebbe bello riprenderne uno per ogni fase di crescita) ti accorgerai come i tuoi tratti nel tempo siano cambiati migliaia di volte e siano maturati con te:
“la tua grafia vive e si evolve a seconda delle tue paure, gioie, progetti, lutti e malattie”.
L’arte dello scrivere è un’attività simbolica e temporale pregna della tua energia, del tuo ritmo, del tuo colore; è il risultato della fusione tra razionalità, emotività, istinto e trova la genesi negli stessi impulsi neuronali che guidano i comportamenti.
8 caratteristiche base della scrittura
Ciò che rende unica la tua scrittura sono i caratteri dello scritto, del tratto e le modalità di redazione. Le peculiarità sulle quali si basano i grafologi per la loro analisi si possono sinteticamente riassumere in 8 punti:
- Dimensione o calibro: può dare indicazioni sul livello di autostima
- Inclinazione delle lettere: può fornire indizi sull’affettività e riflessività
- Forma: rotonda o angolare, denota tra le altre cose il senso estetico
- Velocità e ritmo: identificano agilità mentale e quoziente intellettivo
- Direzione delle linee: un tracciato ascendente o discendente svela lo stato emotivo
- Legare o meno le lettere: può essere indicativo della capacità di relazionarsi e comunicare
- Pressione: denota vitalità ed energia
- I puntini sulle i: indicano attenzione e precisione
Ti svelo una piccola curiosità: se nella tua firma si legge chiaro il nome significa che sei una persona che ha ben fissati in mente i propri obiettivi e che ha una buona autostima.
Ovviamente questo elenco semplicistico non sostituisce un attento studio delle tante sfumature che caratterizzano il modo di scrivere; analisi che prende in considerazione anche l’ambiente grafico, cioè l’occupazione che lo scritto ha nel foglio bianco.
Eh sì, perché come è indicativa, nel linguaggio non verbale, la posizione che tu assumi all’interno di una stanza, così è importante, in grafologia, la posizione che il tuo scritto ha all’interno della pagina: la proporzione tra spazio vuoto e pieno, i margini che lasci, il movimento che assume il tratto, lo spazio tra una parola e l’altra.
A inizio articolo ti ho invitato a scrivere una ventina di righe su carta. Perché venti e non di meno?
Perché di solito sulle prime righe il controllo razionale è maggiore e sei più portato a pilotare la tua grafia e i tuoi segni, ma quando lasci scorrere le parole libere sul foglio, è lì che il tuo Io inizia a parlare, concentrandosi sul contenuto e la grafia assume la libertà di esprimere in pienezza la tua personalità e ciò che sei veramente.
Studiare la scrittura con un esperto grafologo, può essere un modo per imparare ad ascoltarsi. A volte presi dalla routine, è difficile guardare in faccia alcune emozioni e situazioni che ci fanno male, non riusciamo a dedicargli il giusto tempo; ma se le stesse restano imprigionate nella nostra scrittura, in un certo senso è il corpo che ci sta parlando e vorrebbe che gli dedicassimo la giusta attenzione.
Quindi, cosa aspetti?
Bastano carta e penna per iniziare: io l’ho già fatto!