Si dice sempre più spesso che oggi ci troviamo in quella che viene definita “la società dell’immagine“. Siamo costantemente immersi in un mondo di video, fotografie, loghi, GIF e chi più ne ha più ne metta.
L’accessibilità sempre maggiore alla tecnologia che ormai è ovunque e sempre a portata di mano ha fatto sì che tutti potessero improvvisare, in modo abbastanza semplice, videomaker o fotografi amatoriali. In fondo basta uno smartphone e qualche programmino free e via che si va! Dalla creazione di GIF animate alle immagini photoshoppate c’è divertimento davvero per tutti i gusti e capacità.
Parlando di fotografia, un “giochino” che sembra non essere mai fuori moda tra i fotografi amatoriali e non solo è sicuramente quello legato alla prospettiva. Avevamo già accennato al suo utilizzo nell’articolo sul #WatermelonDress, ma gli esempi sono davvero infiniti, curiosi e divertenti!
Quando la prospettiva diventa forzata
In fotografia la prospettiva non è altro che:
“la rappresentazione del senso di profondità, delle relazioni spaziali tra gli oggetti ed il rapporto delle loro dimensioni rispetto al punto di vista di chi le osserva.”
Poiché si parla appunto di “rappresentazione”, utilizzando la tecnica che viene chiamata prospettiva forzata, si può riuscire più o meno bene ad ingannare il nostro amico cervello. Attraverso una sorta di illusione ottica, è possibile far credere, a primo impatto, che un oggetto lontano risulti più vicino di quanto lo sia davvero.
Ovviamente, il nostro cervello è benissimo in grado di valutare dimensioni di oggetti diversi e quale sia la loro reale distanza, attraverso valutazioni automatiche che vengono fatte in continuazione. Ci si può divertire tuttavia a ricreare particolari sensazioni di profondità nelle nostre foto, giocando sulla manipolazione della nostra percezione.
Basta un po’ di fantasia, di sperimentazione e magari un po’ di occhio per da vita a foto curiose e sicuramente d’effetto. Che i soggetti siano esseri umani, animali o monumenti, ricordati: è tutta questione di prospettiva!
Ecco qualche esempio:
(fonte: http://www.qnm.it )