Sai quello che canti?

Siamo quasi arrivati a fine estate e anche quest’anno, come sempre, avrai canticchiato sotto la doccia, in coda al semaforo o in spiaggia un tormentone musicale straniero. Ma conosci sempre il vero significato delle canzoni che ti perseguitano alla radio? E soprattutto, continueresti a cantarle a squarciagola se le conoscessi veramente?

Di seguito alcuni esempi di canzoni che conosci sicuramente ma di cui, forse, ignori il vero significato.

Despacito

È stata sicuramente la hit dell’estate e anche di buona parte dell’inverno purtroppo, signore e signori: Despacito di Luis Fonsi feat. Daddy Yankee.

Il brano più ascoltato in streaming della storia si basa su un cliché abbastanza tipico nella musica “latineggiante”: il cantante/protagonista macho, sicuro di sé, con uno stormo di donne bellissime pronte a cadere ai suoi piedi. Fino a qui niente di nuovo. Nel testo della canzone però il riferimento al sesso si fa sempre più forte ed esplicito, in particolare nelle quattro strofe del ritornello. Se la prima è ancora accettabile, i riferimenti vanno aumentando abbastanza velocemente, fino a raggiungere l’apoteosi nella terza e quarta strofa:

Quiero ver bailar tu pelo
Quiero ser tu ritmo
Que le enseñes a mi boca
Tus lugares favoritos (favorito, favorito baby)                           

Déjame sobrepasar tus zonas de peligro                                        
Hasta provocar tus gritos
Y que olvides tu apellido.                                                                    

Voglio vedere i tuoi capelli ballare
Voglio essere il tuo ritmo
Che mostri alla mia bocca
I tuoi posti preferiti (preferito, preferito baby)

Lasciami oltrepassare le tue aree di pericolo
Fino a farti gridare
E a farti dimenticare il tuo nome.

Whistle

Parlando di sesso non si può non citare il fischiettio che ci ha accompagnato nell’estate del 2012. Whistle del rapper Flo Rida sembra una canzoncina allegra e orecchiabile, ed effettivamente lo è, solo che in maniera molto allegra e orecchiabile parla esplicitamente di sesso orale. Eh no, non è la mia mente contorta ad aver fatto due più due, dato che si parla di fischietti e di labbra, ma ti basterà una semplice ricerca su Google per capire che l’espressione blow my whistle non lascia davvero spazio ad altre interpretazioni.

I want it that way

Ora, distruggiamo i ricordi di qualche ragazzina urlante degli anni ’90. I Want It That Way è stato uno dei successi maggiori dei Backstreet Boys.

È una classica canzone pop, quindi non ci dovremmo aspettare chissà cosa dal testo, ma di preciso qualcuno è mai riuscito a capire qual è questa way che i 5 baldi giovani invocano così spesso nel testo?

Tom’s Diner

I testi no sense non sono però una prerogativa della musica moderna. Tom’s Diner di Suzanne Vega (1987) è una di quelle canzoni di cui nessuno si ricorda mai il titolo: prova ad ascoltarla e sicuramente riconoscerai il tatatara tatatara che la contraddistingue. Capito, adesso?
Analizziamo un attimo il testo: la cantante racconta di una mezz’ora trascorsa seduta al tavolo di una caffetteria e ci descrive tutto, ma proprio tutto, quello che vede, riuscendo a parlare per ben 3 minuti in pratica di niente. Interessante, no? Se la canzone fosse stata in italiano non so se avrebbe riscosso lo stesso successo.

Every Breath You Take

Succede poi, a volte, che attribuiamo a una canzone un significato particolare completamente diverso da quello originale. Alzi la mano chi non ha mai cantato Every Breath You Take dei Police pensando al grande amore della sua vita. In realtà alla canzone potremmo dare il sottotitolo de “l’inno dello stalker”. Ebbene sì, la canzone non parla di un innamorato disposto a tutto per proteggere il suo amore ma di un mezzo psicopatico che controlla ossessivamente la sua vittima. Se si rilegge il testo con questa nuova ottica la canzone assume un nuovo significato, no?

Every breath you take
Every move you make
Every bond you break
Every step you take
I’ll be watching you.
Ogni respiro che prendi
Ogni movimento che fai
Ogni legame che rompi
Ogni passo che fai
Io sarò lì a guardarti.

Consoliamoci però, anche gli inglesi hanno completamente cannato il senso della canzone e lo stesso Sting ne ha parlato in numerose interviste.

Lucy in the Sky with Diamonds

A volte, infine, succede anche che dei monumenti della nostra storia musicale nascondino nel testo un significato difficile da capire per chi non parla una determinata lingua. In Lucy in the Sky with Diamonds i Beatles giocano con il riferimento al LSD (la droga).

E difatti il testo descrive un trip psichedelico sotto il suo effetto.
Quest’ultimo esempio chiaramente richiede uno sforzo maggiore per comprendere il vero significato del testo e poi, diciamoci la verità, ai Beatles siamo disposti a perdonare questo e altro.

Tu hai altre hit da suggerirci? Scrivici nei commenti!

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