Emozioni da Web Marketing Festival

Sono tornata da un paio di giorni a casa, alla mia quotidianità lavorativa, dopo la meravigliosa esperienza del Web Marketing Festival 2016.

Un’esperienza formativa, interattiva, coinvolgente che continua ad attraversare i pensieri anche ora che sono qui alle prese con mille cose da fare e progetti da portare avanti.

Ho deciso di fermare i pensieri, e non mi interessa farlo per autocelebrarmi perché sono stata uno dei relatori dell’evento. No, questo non solo è lontano da me, ma è lontano anche dall’atmosfera che ho respirato a Rimini nei giorni scorsi.

Un ambiente informale, pieno di giovani, tanta passione e quella volontà di imparare che fa affollare le sale, sederti per terra e fotografare ogni singola slide, per immortare, qui e ora, il valore della conoscenza. Roba che, purtroppo, scuola e università si sognano.

Mi è piaciuto questo del WMF16 che non ha bisogno di giacca e cravatta per essere appassionatamente professionale.
Un evento dove i social non sono solo raccontati – con estrema competenza- nelle varie salette. La socialità, quella vera, la respiri sulle scale mobili, in coda aspettando il tuo panino, nel sorriso attento di chi crede con entusiasmo che il mondo del digitale sia sempre e continuamente tutto da esplorare.

Già perchè è proprio in occasioni come queste che chi si sente già arrivato è destinato a crollare. È in occasioni come queste che il muro di convinzioni si sgretola davanti alla scoperta che forse aveva davvero ragione Socrate quando diceva “so di non sapere”.

Ho seguito diverse relazioni, partecipato alle plenarie e ho superato un grande limite personale: non avevo mai avuto occasione di parlare davanti a così tante persone. Per me è stato doppiamente sfidante perché avevo l’emozione di dover raccontare le emozioni. E volevo farlo nel modo più empatico, divertente e semplice possibile.

Per superare quel naturale sfarfallio nello stomaco, ho costruito la mia presentazione tutta sul valore che sento più vicino, quello della CONTENTezza.

Neache a farlo apposta il comico Paolo Cevoli, durante l’apertura dell’evento, mi ha involtariamente (ma so bene che il caso non esiste) servito un assist, nel momento in cui ha parlato di IGNORANTezza, quella leggerezza positiva che ci spinge incoscientemente a buttarci, a provarci, ad andare oltre e sfidare i propri limiti, che poi sono solo mentali. E lo sappiamo.

E quando ti accorgi che il coraggio ha allontanato la paura, ecco che il sorriso si illumina sul tuo viso. I lati della bocca si tirano verso l’alto e gli occhi brillano di soddisfazione.

Ma la CONTENTezza?

Come dicevo anche in sala qualche giorno fa,  il nostro lavoro non è solo quello di creare contenuti, ma quello di generare CONTENTezza, creare valore, dare valore, valorizzare i nostri clienti, i loro prodotti o servizi e, di conseguenza, noi stessi.

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È la fisica che ce lo insegna: a causa segue effetto. Se il nostro cliente è felice, siamo felici anche noi. E se il nostro cliente è felice promuoverà il nostro operato, e noi guadagneremo nuovi clienti.

Ma dobbiamo creare CONTENTezza, dobbiamo offrire una Customer eXperience positiva, e non solo online!

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Mai trascurare questo aspetto: è fondamentale. La nostra relazione con clienti, utenti e amici si sviluppa attraverso canali che funzionano a suon di bit e altri che stimolano tutti e 5 i sensi, nessuno escluso.

Se hai partecipato all’evento, puoi lasciare un feedback, commenti o domande e a breve  troverai tutte le slide.

Ci si vede al prossimo Web Marketing Festival!

Più CONTENTezza per tutti e in sella alla bersagliera (con il sellino ben saldo!) 🙂

PS: un grazie particolare al ragionier Ugo Fantozzi, spalla meravigliosa.

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